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23/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Poletti, il gaffeur di professione e gli indignati di regime

Alla fine il ministro del Lavoro Poletti passerà probabilmente alla storia politica solo per le sue parole, dette in modo maldestro e casereccio, e non per quanto fatto (spesso male) o non fatto. di Antonio Marulo

Brexit, le vittime di Londra e il signor Dijsselbloem

Non si tratta ovviamente di tentare collegamenti o connessioni di cause ed effetti tra avvenimenti quando si accostano, come nel titolo dato a queste note, fatti tanto eterogenei e lontani, ma che pur suggeriscono riflessioni che sembra non possano esser ignorate. Il discorso vale per il signor Dijsselbloem, quando si lascia sedurre da incredibile complesso di superiorità, che lo porta all’uso di espressioni che lo mettono nettamente dalla parte del torto, quali che possano essere le ragioni delle sue convinzioni personali in materia di politica finanziaria e testimoniano di un troppo circoscritto approccio ai problemi europei, che ben spiega la rischiosa lentezza con la quale procede l’unificazione del vecchio continente. di Silvio Pergameno

Il gioco dei media nell’ascesa del Movimento 5 Stelle

Le motivazione del consolidamento dell'elettorato grillino, che non teme scossoni e inciampi di sorta, vanno ricercate anche nel non marginale ruolo dei media televisivi che, fin dai tempi dei vaffa di Beppe Grillo in pubblica piazza trasmessi in diretta e in differita nei talk tv e telegiornali, danno un rilevante contributo alla formazione del consenso pentastellato oltre i limiti della cerchia cosiddetta webete, cavalcando l'onda anti-casta secondo le richieste e gli auspici della Casaleggio & Associati su modi e tempi delle ospitate tv. di Antonio Marulo

Il caso Minzolini (al di là della rissa)

La legge Severino a dire il vero c’entra poco, in quanto si limita a dare incarico al governo di provvedere alla compilazione di un testo unico delle disposizioni precedenti, incarico che serve a mettere ordine e a fornire qualche chiarimento, ma non consente innovazioni né cambiamenti... di Silvio Pergameno

Dove va il Partito Democratico?

Qualche giorno fa, ai primi di marzo, il Direttore Rippa, mi ha telefonato chiedendomi un intervento ulteriore (Quaderni Radicali ha dedicato negli anni quattro numeri sul tema) per Agenzia Radicale sull’andamento della vicenda del PD in queste settimane e in questi giorni, un corso che ovviamente ci interessa, se non altro per il fatto che il mercato politico italiano si è fin troppo avvizzito negli ultimi tempi, mentre per i corridoi del palazzetto del Nazareno passeggiano diversi illustri personaggi, che dovrebbero avere molte cose da dire, anche se per lo più parlano d’altro. di Silvio Pergameno

I camaleonti del Lingotto

C’è qualcosa di peggio del rancore ed è l’ipocrisia. Del rancore si dice che è sterile e che non porta a nulla. Ma l’ipocrisia, il tartufismo inganna: contrabbanda per esistente quello che non è, per vero ciò che è falso. Rancore e ipocrisia sembrano oggi le disposizioni prevalenti all’interno del Partito Democratico e non meravigli che si affronti la questione a partire da considerazioni che attengono ai comportamenti personali, piuttosto che le dinamiche politiche. di Luigi O. Rintallo