Non sono, 185 mila posti di lavoro, un risultato comunque apprezzabile? Il bilancio è magro, innanzitutto, in termini di costi e benefici. Perché i costi sono stati altissimi (circa 12 miliardi, spalmati in 3 anni, per i soli assunti nel 2015), ma i benefici occupazionali sono stati minimi. Per rendersene conto, basta confrontare l’incremento di posti nei primi 9 mesi del 2015 (vigente la decontribuzione, e con il Pil in crescita), con quello dei primi 9 mesi del 2014 (senza decontribuzione, e con il Pil in calo)... di Luca Ricolfi (da Il Sole24 Ore)
Nonostante la vita irregolare, il tortuoso percorso filosofico e politico, i pentimenti, le vittorie e le sconfitte, Pannella è entrato nel Dna del Paese. Non lo fermano neanche le condizioni di salute sulla carta precarie e annuncia una nuova battaglia “per aiutare il governo italiano per uscire dalle infrazioni rilevate dall’Unione europea che già ci costano svariate decine di milioni di euro”. di Massimiliano Coccia (da l'Unità)
Lo scorso 31 ottobre, un aereo di linea della compagnia russa Kogalymavia, operante il volo 7K9268 / KGL9268 tra Sharm el-Sheikh e San Pietroburgo, è precipitato nella Penisola del Sinai, causando la morte di 224 persone, in grande maggioranza cittadini russi. Quanto accaduto al volo 7K9268, nonostante la prudenza delle autorità sia egiziane che russe sulle cause dell’incidente, ha diretto l’attenzione dei media internazionali sulle attività di Ansar Bait al-Maqdis (ABM), gruppo attivo in Sinai e ufficialmente affiliato allo Stato Islamico. (Centro Studi Internazionali)
Nord Stream 2 e Turkish Stream. Sono questi i gasdotti messi in cantiere da Vladimir Putin per ridurre l’influenza dell’Ucraina sulle sue esportazioni di gas verso l’Unione europea, Ue. di Marco Siddi (da Affari Internazionali)
Il Consiglio superiore della magistratura ha fatto sette proposte sui rapporti tra giudici e politica al ministro della Giustizia, perché questi promuova un disegno di legge sulla materia. Sono proposte dirette ad allineare il trattamento dei magistrati che entrano nella politica locale a quello dei giudici impegnati a livello politico nazionale e a regolare, per gli uni e gli altri, i casi di prolungato impegno fuori dell’ordine giudiziario. di Sabino Cassese (da corriere.it)
Marijuana legale: antica battaglia radicale contro il proibizionismo che favorisce solo traffici illeciti e criminalità organizzata, storico tabù italiano che potrebbe essere infranto davvero grazie a una questione di soldi; quelli che lo Stato ricaverebbe dalla vendita dell’Erba magica o maledetta, a seconda di come la si pensi.
Dopo una sequela di aggressioni a colpi di coltello da parte di palestinesi contro soldati, agenti di polizia e civili israeliani, seguita dalle ritorsioni israeliane, un sentimento di angoscia e insicurezza permea Gerusalemme, impedendo la normalità del vivere quotidiano. di Giorgio Gomel (da Affari Internazionali)
Si può dire, umilmente e sommessamente, che questo Papa sta un po’ esagerando? Ieri si è saputo che ha scritto all’ex consigliere capitolino di estrema sinistra Andrea Alzetta detto Tarzan, collezionista di denunce per violazione di domicilio e invasione e devastazione di edifici, esortandolo «a occuparsi di chi non ha casa». Invito che l’interessato ha interpretato come un «caldo incoraggiamento» a occupare le case altrui. di Massimo Gramellini (lastampa.it)
Va bene, pagheremo quell’odioso balzello denominato «canone Rai» con la bolletta dell’elettricità. Ciò non toglie che saremo costretti a pagare una tassa iniqua e ingiustificata. Perché è un residuo di un’epoca finita, quella in cui non esisteva il telecomando, lo smartphone, il tablet, e non esisteva nemmeno il computer. di Pierluigi Battista (da corriere.it)
Non basta essere un malato terminale per avere ragione, nemmeno se ci si autosospende le terapie per ottenere ascolto dal Parlamento. Potrebbe essere un ricatto, basato su una pretesa assurda. Ma Massimiliano “Max” Fanelli chiede “semplicemente” che la Costituzione sia rispettata e che il Parlamento la smetta di disonorare se stesso. di Marco Cappato (da 'Il Manifesto')
Chi è stato? Ma soprattutto a chi giova? Il terzo e più sanguinoso attentato che ha funestato la Turchia (prima Diyarbakir, poi Suruç e ora Ankara) pone queste domande. di Marco Guidi (da Affari Internazionali)