Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

23/11/24 ore

RASSEGNA WEB

Cannabis terapeutica, si acquista in Olanda ciò che si brucia in Italia

L'ultimo caso risale ai giorni scorsi. Da Rovigo si sono mossi in sette: tre dipendenti della Asl, due del Consiglio per la ricerca in agricoltura (Cra) e altrettanti finanzieri. Destinazione: Padova. Scopo del viaggio:bruciare 36 chili di cannabis, frutto della ricerca medica effettuata proprio a Rovigo dal Cra, ente vigilato dal ministero e autorizzato dal dicastero della Salute alla coltivazione. Un trasporto speciale, quello verso l'inceneritore, che ha tenuto impegnato il personale per una mezza giornata buona, fra tragitto e procedure burocratiche varie, e che è costato qualche migliaio di euro. (da L'Espresso)

Democrazia, per salvare le primarie servono regole

Possiamo fidarci delle primarie? Dei loro risultati, dei numeri dell’affluenza, della correttezza dello spoglio, della libertà e segretezza del voto? Valgono anche per loro le regole e le garanzie che vigono per le elezioni vere e proprie? A giudicare da quello che si vede in giro no, non c’è da fidarsi. Eppure dovremmo poterci fidare. di Antonio Polito (da corriere.it)

Il circo dei candidati grillini per Roma passato al setaccio

Sono tornati, i prodotti della grillina democrazia diretta. Duecento candidature per la conquista del Campidoglio, che a sfogliarle una per una – come richiederebbe il manuale del perfetto cittadino a 5 stelle – ci vuole un coraggio misto a follia. D’altronde ad annunciare sul Sacro blog la presentazione dei candidati è stata Roberta Lombardi, quella del bersaniano “Ma che stiamo a Ballarò?”, ossia il miglior spot contro ogni idea di democrazia disintermediata, e diciamo pure di democrazia in generale. di Ermes Antonucci (da ilfoglio.it)

Le vere radici di Grillo, il nemico della modernità

Grillo ha lasciato libertà di voto sulle adozioni non solo per assecondare le perplessità emerse dai sondaggi, o per mettere in difficoltà il Pd. Grillo tiene conto del proprio elettorato, che in buona parte non è un elettorato di sinistra. E tiene conto della propria coscienza, che sui grandi temi della modernità ha sempre espresso preoccupazioni, rigetti, rifiuti. di Aldo Cazzullo (da Corriere.it)

La fabbrica Italiana della cannabis

Entriamo nella Fabbrica Italiana della cannabis, quella – manteniamo la calma – destinata al solo uso medico. Ovvero la cannabis terapeutica che entro la fine dell’anno anche in Italia potrà essere trattata, confezionata e commercializzata sotto forma di infiorescenze, utilizzabili come medicinali da acquistare in farmacia. di Luigi Manconi (da ilpost.it)

Non uccidiamo la speranza del popolo siriano

La risposta globale alla crisi siriana non sta funzionando. Per quasi cinque anni ormai, altro non abbiamo fatto che tamponare una ferita aperta con della carta velina. La ferita sta peggiorando, con il rischio di rovinare il futuro di intere generazioni e dare inizio a decenni d’instabilità.La risposta globale alla crisi siriana non sta funzionando. Per quasi cinque anni ormai, altro non abbiamo fatto che tamponare una ferita aperta con della carta velina. La ferita sta peggiorando, con il rischio di rovinare il futuro di intere generazioni e dare inizio a decenni d’instabilità. di Emma Bonino (dal corriere.it)

Scontro Italia-Ue. Il complesso di Calimero e la demonizzazione della Germania

L’attacco frontale di Matteo Renzi all’Unione europea, Ue, solleva almeno tre interrogativi. Innanzitutto i temi e i toni. Tentare di politicizzare i contenziosi sugli aiuti di stato è sempre controproducente, trattandosi di materie su cui il giudizio finale non spetta ai governi ma alla Corte di Giustizia. Su diversi altri temi l’Italia ha le sue ragioni, ma si tratta di materie su cui la discussione è aperta e dove abbiamo già ottenuto in parte soddisfazione. di Riccardo Perissich (da Affari Internazionali.it)

Utero in affitto, Bonino risponde ad Alfano: "La famiglia non si difende con carabinieri e galera"

La radicale Emma Bonino reagisce così alle dichiarazioni di Angelino Alfano sul giornale dei vescovi, l`Avvenire, dove il ministro dell`Interno dice: "La stepchild adoption rischia di portare il Paese verso l`utero in affitto, verso il mercimonio più ripugnante che l`uomo abbia saputo inventare. Vogliamo che l`utero in affitto diventi un reato universale. E che venga punito con il carcere, come i reati sessuali". (dal Fatto Quotidiano)

Re Magi donna a Madrid, l’offensiva dei troppo «corretti »

La Spagna, che (sia detto per inciso) non è ancora riuscita a darsi un governo, tra due giorni sarà politicamente compensata da una straordinaria novità. La sindaca di Madrid, Manuela Carmena, eletta a maggio con l’appoggio di Podemos - reduce dall’aver vinto battaglie per il ridimensionamento del presepe nel Palacio de Cibeles e per la celebrazione del Natale multietnico con tamburi africani, poesia serba e musica palestinese - ha ottenuto che la sera del 5 gennaio debuttino i Re Magi donna. di Paolo Mieli (dal corriere.it)

Cinque Stelle, epurazione continua?

Oramai è un’ossessione compulsiva: tagliare, espellere, cacciare, amputare. Una specie di rito di purificazione da osservare con puntuale meticolosità, come se la mistica della purezza non potesse fare a meno di indicare la figura del reprobo come minaccia per la setta. di Pierluigi Battista (da Corriere della Sera 29 dicembre 2015)

Spagna: Adios bipartitismo

Una luna di miele giunta al termine. È quella che ha regnato dai primi anni Ottanta del Novecento in una Spagna stabilmente bipartitica dove due partiti si sono alternati al potere, i conservatori del Pp (partito popolare) e i socialisti del Psoe (partito socialista operaio spagnolo). Dopo il voto del 20 dicembre non è più così. di Marco Calamai (da Affari Internazionali)