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23/11/24 ore

RASSEGNA WEB

Se l'Italia bombarda il Califfo

È possibile che l’Italia aumenti il suo impegno militare in Iraq nelle operazioni contro il cosiddetto califfato. È molto probabile che la Nato richieda un prolungamento della presenza militare in Afghanistan. di Stefano Silvestri (da Affari Internazionali)

Soldi, trivelle, bilanci. Le promesse tradite del Movimento cinque stelle

Il cambiamento della regola (ma anche i comportamenti diffusi) sui soldi nel Movimento cinque stelle è ormai qualcosa imposto dalla brutale realtà dei fatti. Ma anche su altre cose, per esempio il sì o il no alle trivellazioni, o il dogma etico, prima che politico, della trasparenza di bilancio, è in corso una mutazione complessiva del progetto che non può lasciare inerte il francescano Casaleggio. E certo non può esser taciuta inneggiando alla «svolta pragmatica» del Movimento. di Jacopo Jacoboni (la stampa.it)

Siria e Ucraina, il resistibile conflitto tra Putin e Obama

La differenza fra Bill Clinton e Barack Obama – insieme 16 anni di potere americano democratico, sia domestico che globale – è la politica. Lo ha detto una volta Leon Panetta che dell’amministrazione Clinton fu il chief of staff, la carica di maggior potere dopo quella del presidente, e con Obama è stato segretario alla Difesa e capo della Cia. di Ugo Tramballi (Affari Internazionali)

Pregiudizi e ostilità: difendere Israele sarà reato?

Quando verrà superata quell’invisibile barriera al di là della quale difendere Israele diventerà un reato? Quando arriverà il momento, qui in Europa, in cui affermare che Israele è un’isola di civiltà circondata da regimi liberticidi (in tutte le possibili varianti: dal più soft paternalismo autoritario al più feroce totalitarismo religioso) basterà per farsi trascinare in un tribunale sotto l’accusa di incitamento all’odio razziale? di Angelo Panebianco (Corriere della Sera)

Il silenzio italiano sull’Arabia Saudita

Non ha mandato soltanto i caccia Rafale a bombardare le basi dell’Isis in Siria, il presidente francese François Hollande si è anche solennemente pronunciato perché sia salvata la vita di Mohammed al Nimr. Il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, non ha fatto né una cosa, né l’altra. E se possiamo capire le ragioni di prudenza che hanno determinato la scelta di non correre il rischio di provocare un secondo «caso Gheddafi» (cioè l’abbattimento di una tirannide senza calcolare gli effetti di questa nobile impresa), non riusciamo a comprendere i motivi del mancato pronunciamento sul caso che riguarda l’Arabia Saudita. di Paolo Mieli (dal corriere.it)

Aborto, il kit fai da te si acquista online

Ormai è un dato di fatto: nonostante la legge 194 sia in vigore da quasi 40 anni, interrompere una gravidanza in Italia è ancora molto difficile. Lo dimostrano le cifre, lo raccontano le storie e lo ha messo per iscritto il Consiglio d’Europa, che di recente ha condannato il nostro Paese per non aver rispettato il diritto alla salute delle donne che vogliono interrompere la gravidanza. di Arianna Giunti (da l'Espresso)

Marò: dietro il caso, ambizioni marittime indiane

Girone è ostaggio dell'India’ è stato detto davanti al Tribunale del diritto del mare (Itlos). In effetti è anche l'India stessa a essere ostaggio delle sue ambizioni marittime. La decisione dell'Itlos consente ora di tirare le prime somme del caso Lexie: non un semplice incidente, ma il frutto di una visione distorta e strumentale del regime dei mari. di Fabio Caffio (da Affari Internazionali)

Stato islamico in Nord Africa: rivalità e alleanze

Complice la situazione di estrema instabilità in Libia, l’avanzata del terrorismo di matrice jihadista in Nord Africa non sembra conoscere soste. Nella prima metà di agosto il gruppo terrorista dello Stato Islamico si è gradualmente impadronito della città libica di Sirte, provocando nuovi timori sia da parte delle principali potenze regionali, sia da parte delle diplomazie occidentali. di Umberto Profazio (da Affari Internazionali)

Cos’hanno in comune tra loro Landini, Le Pen, Grillo e Salvini

Sostiene Landini: “La coalizione sociale realizza oggi ciò che vi è nel marxismo di più vero, di potentemente originale, di superiore a tutte le formule (…). Il sindacato è lo strumento della trasformazione sociale”. Scusate, era una bufala. A parlare così non è Maurizio Landini ma è stato più di un secolo fa Georges Sorel, filosofo francese considerato il “padre” del sindacalismo rivoluzionario, e le parole “coalizione sociale” – invece di “sindacalismo rivoluzionario” – e “trasformazione” – invece di “guerra” – sono apocrife. di Roberto Della Seta (da Il Foglio)

Embrioni, Strasburgo non difende i divieti

Nella sentenza Parrillo v. Italia, la Corte ha stabilito che la vita privata di Adele non viene violata dal divieto di destinare i propri embrioni alla ricerca scientifica. La sentenza ha riguardato soltanto questo, non è stata quindi una pronuncia di liceità del divieto di utilizzo degli embrioni, come qualcuno in queste ore sta cercando di far credere. Nella sentenza emessa ieri sono inoltre state rigettate le motivazioni a difesa della legge 40 presentate dal Governo, è stato ribadito il margine di apprezzamento dell`Italia su tali questioni ed è stato affermato che i diritti di Adele Parrillo non sono lesi dai divieti di utilizzo degli embrioni per la ricerca, ipotizzando anche la possibilità di donazione per un`eterologa...di Filomena Gallo 

Voluttà alla sconfitta: la nuova sinistra di scuola ateniese

Esplora il significato del termine: Proletari di tutto il mondo unitevi. Ma se, per un accidente della storia, vi capita di vincere le elezioni, sfogliate i giornali, cercate un pretesto, sparate a zero contro il vostro governo e pensate subito a dividervi. Eviterete così, quando si voterà di nuovo, di dover fare i conti con la realtà ma soprattutto potrete assaporare il piacere di aver provocato un gran danno alla vostra casa madre. Se sarete abili, di mandarla in rovina. di Paolo Mieli (corriere.it)