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05/12/25 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Immigrati: la lettura adulterata dei media della sentenza della corte UE

Come accade con deprecabile frequenza, anche sulla sentenza emessa dalla Corte di giustizia europea (Cge) a proposito del respingimento degli immigrati ci siamo trovati di fronte a un processo di adulterazione da parte dei media che allontana dalla comprensione del fatto, per proporne invece una lettura che finisce per distorcere il confronto pubblico su un tema di assoluto rilievo come l’equilibrio tra i poteri… Già il modo in cui l’atto della Cge è stato trattato dai media (stampa, tv e web), quasi unanimi nel presentarlo sic et simpliciter come uno “stop” ai rimpatri degli immigrati, risultava fuorviante… di Luigi O. Rintallo

Tutti al Centro per lasciar tutto com’è

Sorprende sempre la caparbietà di molta classe politica nel travisare o ignorare le indicazioni che provengono dagli elettori. Cinquant’anni fa il chiaro messaggio venuto dal referendum sul divorzio, che fece emergere una potenziale alternativa politica al sistema di governo imperniato sulla DC, fu disturbato e sabotato dalle interferenze di linea attivate in primo luogo dal PCI berlingueriano in favore del “compromesso storico”.

In tal modo, il partito evitò di intraprendere la trasformazione in senso riformista perché incapace di sottrarsi alla subalternità verso l’URSS, ma supportò nei fatti il modello consociativo (e conservatore) impostosi nel post-Jalta impedendo l’aprirsi di una nuova stagione politica… di Luigi O. Rintallo

Mafia-appalti: si delinea un profilo lontano dalla narrazione anti-mafia

Da mercoledì 2 luglio i brogliacci delle intercettazioni dell’inchiesta “mafia e appalti”, svolta a Palermo nei primi mesi del 1992, sono nella disponibilità dei sostituti della Procura di Caltanissetta. Li ha recuperati il GICO della Guardia di Finanza, dopo che nei mesi scorsi i magistrati nisseni avevano ricevuto le bobine che, anziché essere smagnetizzate come ordinato dal pm di Palermo Gioacchino Natoli il 25 giugno 1992, erano invece “riemerse” da un magazzino, facendo così aprire l’indagine di Caltanissetta nei confronti dei magistrati palermitani che la gestirono trentatré anni fa… di Luigi O. Rintallo

Mafia: la spirale senza fine delle inchieste in Sicilia

Circa un anno fa, commentavamo l’incriminazione dei magistrati Gioacchino Natoli e Giuseppe Pignatone ad opera della Procura di Caltanissetta. L’accusa era di aver insabbiato nel 1991-92 l’inchiesta su Mafia e appalti, in quanto essi avrebbero operato in modo tale da condurre all’archiviazione l’indagine che aveva preso le mosse dal dossier dei CC del Ros. A oltre trent’anni dai fatti contestati gli inquirenti nisseni, partendo dalla riemersione di intercettazioni che la procura di Palermo aveva ordinato di cancellare, rilevavano come l’azione giudiziaria – condotta nella prima fase da Pignatone e Natoli e coordinata dal procuratore capo Pietro Giammanco – fosse stata “solo apparente”, avendo del tutto trascurato i collegamenti con le società del clan di Antonino Buscemi, oggetto invece dell’interesse del pm Augusto Lama di Massa Carrara… di Luigi O. Rintallo

Non si difende la libera informazione con le mistificazioni

Da sempre la battaglia per una “democrazia informata”, che dia elementi di conoscenza ai cittadini così da rafforzarne la coscienza politica, è parte essenziale delle iniziative promosse dai radicali. Sin dagli anni ’60 il loro leader storico, Marco Pannella, denunciava il grave limite dell’Italia nel fatto che la nostra informazione veniva meno al ruolo che le sarebbe proprio, in quanto subalterna nei fatti ai condizionamenti del potere economico e politico… di Luigi O. Rintallo

Un governo claudicante sostenuto da una opposizione inconcludente e autolesionista

Un interrogativo che assale chiunque osservi, in modo oggettivo e non settario, lo stato delle cose della dialettica tra maggioranza di governo e opposizione, è il seguente: come mai una classe politica di governo dalle ridotte qualità, in termini sia comunicativi che per incisività degli interventi riformatori, non patisce alcuna conseguenza dalle critiche che le muove la minoranza in Parlamento? La risposta non risiede in una sua ipotetica inattaccabilità, ma semplicemente nell’inefficacia degli attacchi provenienti dall’arco di forze che va dal PD a Italia Viva di Matteo Renzi, coadiuvati da un nutrito numero di conduttori e opinionisti dei media così scopertamente ridotti ad agit prop da sembrare quasi gli “amici del Giaguaro”. Tale inefficacia si è rivelata, in particolare, in tre recenti occasioni di contrasto polemico che ha avuto modo di manifestarsi anche nelle aule parlamentari… di Luigi O. Rintallo

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Anno 47° Speciale Maggio 2024

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