Mancano pochi giorni all’annuale appuntamento del ponte di Ogni Santi con i Radicali a Congresso. Mai come quest’anno sono venuti al pettine problemi e questioni di fondo di una crisi che si trascina da molto tempo all’interno della cosiddetta “Galassia” pannelliana. Ne discute in Maledetta Politica con Antonio Marulo, Giuseppe Rippa.
Tra Vaticano e Stato francese c’è maretta da mesi. Casus belli la poltrona dell’ambasciata transalpina presso la Santa Sede, assegnata da François Hollande a Laurent Stefanini, definito "candidato giusto, al posto giusto". La scelta non è piaciuta Oltretevere e, fermo restando i motivi ufficiali o quelli sottesi, la crisi fra i due Stati sembra nascondere altre questioni di fondo alla base di tensioni che rischiano di trascinarsi fino al 2017. Ne discute Giuseppe Rippa, con Antonio Marulo, in questo numero di Maledetta Politica.
Con un’espressione poco elegante , ciò che sta accadendo in Siria e dintorni può essere definita un “gran casino”, che con il protagonismo militare di Putin rischia di ingarbugliarsi di più. Così, in un contesto dove non è ben chiaro chi sia il nemico di chi, l’Isis appare più che altro strumentale al grande Risiko regionale, fra interessi che si contrappongono incrociandosi. E se l’Occidente con in testa l’America di Obama fa i conti con il proprio fallimento, perseguito con pervicacia negli ultimi decenni, la Russia dà prova di forza con le peculiari ambiguità, senza una reale strategia, frutto più che altro di una sostanziale e malcelata debolezza. Ne discute Giuseppe Rippa con Antonio Marulo in Maledetta Politica.
Ogni anno il 23 settembre viene ricordata la figura di Giancarlo Siani, giovane collaboratore al "Mattino" di Napoli, ucciso dalla camorra nel 1985. Nel trentesimo anniversario dell’atroce delitto, Giuseppe Rippa coglie l’occasione, in questo numero di Maledetta Politica, per svelare alcuni fatti della vicenda umana di Siani, in primis la sua militanza radicale, che le ricostruzioni giornalistiche hanno fin da subito totalmente omesso, trascurando aspetti determinanti per comprendere con compiutezza e senza ipocrisie la figura di colui che è divenuto uno dei simboli della lotta alla criminalità organizzata.
Dopo che le vicende di “mafia capitale” le avevano rubato l’ingloriosa scena, la città di Napoli torna in primo piano sui temi poco edificanti della criminalità organizzata: un po’ perché da qualche tempo si spara allegramente e quotidianamente in pieno centro come in periferia, a causa di una guerra fra clan in corso; un po’ per le polemiche suscitate dalle dichiarazioni fraintese del presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi sulla "camorra come elemento costitutivo" della città, che hanno sollevato le ire del sindaco De Magistris già in piena campagna elettorale. Sul tema non poteva mancare l’opinione di Roberto Saviano, il cui ruolo meritorio di denuncia non può bastare a imprimere la svolta necessaria in una città ammorbata e in preda a un inesorabile declino. Ne discute Giuseppe Rippa, con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.
La nuova stagione televisiva dell’approfondimento politico si apre con le polemiche suscitate dalle puntata di Porta a Porta che ha visto protagonisti alcuni “autorevoli" rappresentanti della ormai nota famiglia Casamonica. La circostanza offre lo spunto di stretta attualità per tornare in questo nuovo numero di Maledetta Politica su un tema più volte trattato da Agenzia Radicale: quello delle distorsioni del modello informativo nella Televisione del “così si è se vi appare” di sciasciana memoria, i cui caratteri si scorgono in filigrana anche, e per esempio, nel modo per certi aspetti esagerato col quale le reti del servizio pubblico hanno scelto di festeggiare le novanta candeline del “papà” del commissario Montalbano.
Nel 2013 Grillo arringava le piazze e chiedeva i voti per rivoltare il Paese come in calzino. Raccontava balle. Non era pronto (“qualche” sospetto c’era…), come ha ammesso con un mea culpa furbetto, alla vigilia di un cambio di strategia sulle modalità di reclutamento della “classe dirigente” del Movimento. Giuseppe Rippa, sollecitato da Antonio Marulo, torna con Maledetta Politica su un tema più volte trattato da Agenzia Radicale, anche in tempi non sospetti, per tratteggiare la parabola di un fenomeno che rappresenta in sé la diretta conseguenza del malessere che vive il sistema politico italiano, nelle more di una situazione che rischia di trascinare il Paese verso una deriva autoritaria.
cambioverso, #passodopopasso, #lavoltabuona… se qualcuno avesse avuto ancora dubbi sulla consistenza fattuale di slogan che ormai hanno perso l’appeal iniziale, li ha potuti fugare seguendo la vicenda esemplare del rinnovo dei vertici Rai con i consueti criteri spartitori e partitocratici ben consolidati nei secoli dei secoli... Ne discute Giuseppe Rippa, con Antonio Marulo, in questo nuovo numero di Maledetta Politica...
- Maledetta Politica - Cda e nomine: sì, è proprio la Rai! (Agenzia Radicale Video)
I Radicali sono finiti in prima pagina. Non sui temi cari su cui c’è sempre e comunque il loro zampino malgrado l’assenza in Parlamento, ma per l’attacco di Marco Pannella a Emma Bonino, fatto dai microfoni di Radio Radicale conversando con Massimo Bordin. La vicenda è stata sintetizzata dai media di regime in modo grossolano e approssimativo come “l’espulsione” dal partito radicale dell’ex ministro degli Esteri.
- Pannella-Bonino, l'amara lite da prima pagina (Agenzia Radicale Video)
Il tema è tornato di attualità dopo le vicende pirandelliane che hanno investito il governatore della Sicilia Crocetta, riaprendo il dibattito che vede curiosamente e sfacciatamente alcuni campioni del professionismo antimafioso prendere le distanze “dall’antimafia come modo – dice sciascianamente Lucia Borsellino – per cristallizzare la funzione di alcune persone, magari per costruire carriere…”. Ne discute Giuseppe Rippa, con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.
In un’epoca governata dallo strapotere della finanza globale, in due questioni cruciali sembra essere tornata invece protagonista la geopolitica. Dopo la vicenda della Grecia ecco quella dell’Iran sulla questione del nucleare, dopo anni di embargo e sanzioni economiche. ... Si è parlato di accordo straordinario, il migliore possibile in questa fase, che apre comunque scenari ancora incerti nella loro definizione, vista la delicata situazione che investe la regione del mondo in guerra civile tra musulmani sunniti che si innesta nel consolidato scontro di questi con la minoranza sciita...
- Iran, l’accordo geopolitico sul nucleare (Agenzia Radicale Video)