La questione giustizia è da tempo in Italia una vera e propria questione civile, che riassume il senso della crisi che il nostro Paese vive. La giustizia può essere definita la radiografia più evidente, ma anche la più deformata, degli strumenti di guida politica (consociativi, corporativi, compromissori, concertativi e elitari) della direzione politica e di potere, con caratteri profondi e pervasivi delle culture anti-risorgimentali, maggioritarie nel dopoguerra, che avevano (e continuano ad avere, a destra e a sinistra), un assetto profondamente illiberale. Tiziana Maiolo, conversa con Giuseppe Rippa sui guasti di questa parte determinante di uno stato democratico…
- Ma la Giustizia italiana è irriformabile? Conversazione con Tiziana Maiolo di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
“È indubbio che viviamo un periodo di turbolenza. Le guerre, l'Ucraina, la vicenda mediorientale, il progrom di Hamas, l’ingresso di Israele in Gaza e altre situazioni che si vanno sempre più sviluppando definiscono uno scenario nel quale convergono anche molti altri elementi. La fine di un vecchio ordine mondiale, la incapacità a dare una nuova definizione, la propensione di alcune realtà a voler modificare i rapporti di forza nel mondo - dice Giuseppe Rippa nella conversazione con Francesco Sisci -. Quello che suscita perplessità però è l'atteggiamento di alcuni soggetti, che pure sono diventati comunque nell'agenda politica italiana centrali…”. “Beh, naturalmente io non so quali sono le intenzioni dell'ex premier Conte - ribadisce Sisci -, però certamente lui, proprio perché capo di un partito ed ex premier ed ha avuto delle responsabilità, ha preso delle decisioni. Decisioni specifiche, certe volte ambigue e controverse come l'arrivo dei militari russi che in pieno Covid dovevano prendere dei campioni di virus da analizzare, senza poi sapere cosa realmente hanno fatto e che ruolo hanno avuto. Conte non è un uomo a caso, non è un pensatore, non è un giornalista che esprime semplicemente delle opinioni così…
L’audiovideo di Agenzia Radicale Video che segue è la conversazione di Francesco Sisci, sinologo, giornalista e analista politico, con Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale. In appendice poi la trascrizione della chiacchierata…
- Chi vuole la guerra? Le ambiguità, di fatto filo-Putin, di Conte e Salvini. Conversazione con Francesco Sisci con Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Rispetto all’immobilismo che bloccò il Legislatore per oltre un ventennio, dalle prime esortazioni ad ammodernare la Costituzione del messaggio del presidente Leone (1975) e del pronunciamento in favore di una “grande riforma” (1978) del segretario socialista Craxi, non si può certo dire che negli ultimi vent’anni i Parlamenti siano stati inerti o improduttivi di riforme costituzionali. In pratica, dagli esordi del 2000 a oggi, non vi è stata legislatura che non abbia partorito il suo disegno di legge che modificava in modo significativo il testo approvato dall’Assemblea costituente nel 1948… di Luigi O. Rintallo
Consumati i due riti giornalistici del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica e della conferenza stampa del Presidente del Consiglio, si possono fare alcune considerazioni tanto sullo stato del confronto politico-istituzionale, quanto su quello della nostra informazione… di Luigi O. Rintallo
A dispetto di tanta apologetica, la Costituzione italiana fin dalla sua emanazione nel 1948 presentava due limiti di fondo. Il primo era nell’ambiguità – nient’affatto felice, come taluno può credere – del modello istituzionale, scaturito dai compromessi di un’Assemblea dove prevalevano forze sostanzialmente estranee alla democrazia liberale; il secondo riguardava, invece, la sua intelaiatura complessiva degli organi istituzionali e delle norme, concepita allo scopo di preservare l’intangibilità di assetti di potere pregiudizialmente ostili all’ampliamento della partecipazione… di Luigi O. Rintallo
- Crisi di rappresentanza, di partecipazione, di governabilità: per Giuliano Amato nulla deve cambiare di Luigi O. Rintrallo
Dopo la nomina alla guida della Commissione sull’Intelligenza Artificiale, a Giuliano Amato è stata subito offerta da Marco Damilano la tribuna della rubrica su Rai3 del “Cavallo e la Torre” per esprimere opinioni e giudizi sul disegno di legge di riforma costituzionale che sarà presentato al Consiglio dei ministri di venerdì 3 novembre. L’intervista, in onda il 31 ottobre, dà lo spunto per riflettere ancora una volta sulle storture del nostro sistema di informazione, il cui esito è incanalare ogni confronto sulla riforma costituzionale in discussione su percorsi precostituiti e pregiudizievoli, di fatto impedendone la comprensione e il corretto giudizio che ne dovrebbe conseguire… di Luigi O. Rintallo
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |