“Anziché nutrirsi di una placenta che lo avvolgeva protettivamente, a furia di voltarsi e rivoltarsi aveva schiacciato proprio il cuscino che avrebbe dovuto nutrirlo, In medicina si chiama placenta previa”. Sono le informazioni che nella prima pagina del suo Corpo felice, Rizzoli 2018, Dacia Maraini dà al lettore. Un libro affascinante come un enigma sull’indecifrabilità del dolore. Il manifesto è del 1969, Isolina del 1992.
La nudità è una categoria cara a Meister Eckhart filosofo e mistico (1260-1328) tanto da giungere, nella “Glossa sulla più alta gioia”,a indicare il rispecchiarsi della mens purificata, dell’anima, in Dio come l’incontro tra due nudità: “Allora la nudità risplende contro la nudità”.
Fu Hegel a definirlo così, e mai parola fu più precisa. Un luminoso sintagma (“l’animale malato”) nel rappresentare le contraddizioni irrisolvibili dell'uomo.
Nel sonno la nostra vita raggiunge una spezzata compiutezza. Poi, a ogni nuova alba ci ritroviamo nel nostro disperante tentativo di tenere insieme ciò che confusamente siamo (nel sonno che si ripete) e ciò che dovremmo essere (nelle regole della veglia).
Un dramma, la nostra incerta e sempre obliqua comunicazione. L’uso distorto della parola, la continua perdita di senso dei nostri discorsi, la devastante cerimoniosa ambiguità. Intanto, il presente è scomparso (o mai apparso) nel tempo del nostro orizzonte.
La tragedia climatica dei poli ci comunica una situazione di non-ritorno. Stiamo progressivamente uscendo fuori dalla nostra casa e non potremo rientrarvi. Dal 1975 (metri 3,59) al 2012 (1,25) lo spessore della calotta glaciale s’è drammaticamente ridotto di due terzi.
Quello che il clima, sempre piùcon stupida protervia orrendamente contaminato e ferito, riserva alla nostra specie è terribile. Possiamo appena tentare di comprenderne l'eco nell'ecatombe di alberi distrutti dalle recenti violenze devastatrici dei venti.
821milioni gli affamati. Secondo l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite, il popolo dei poveri estremi nel 2017 è ancora aumentato rispetto all'anno precedente. Su di essi, un cielo bianco che li soffoca come il soffitto di una tomba. Intanto sui prigionieri delle loro macerie ad Aleppo, in Siria, sabato 24 novembre hanno ripreso a bombardare.
- POESÌ di Rino Mele. La donna delle formiche
- POESÌ di Rino Mele. Il muro e il respiro che viene meno
- POESÌ di Rino Mele. Vortici e trombe d’aria, prove d’orchestra, della fine
In questo mese di novembre, nel Sud molte trombe d’aria con inaudite devastazioni. L’aria fredda scontrandosi con correnti d’aria calda e umida hanno generato la violenza di questi fenomeni in una condizione climatica sempre più fuori controllo.
- POESÌ di Rino Mele. La donna delle formiche
Silvia Costanza Romano, cooperatrice di “Africa Milele”, rapita martedì 20 novembre nel sud-est del Kenya a Chakama, settanta km da Malindi, in un villaggio poverissimo dove ormai era l’unica europea. Ancora non si è certi se a rapirla siano stati i pastori Orma semi-nomadi. Oppure, il gruppo terrorista somalo Al-Shabaab.
Gli USA continuano a installare barriere al confine col Messico. “Go home, go home” ripete Trump, distratto da se stesso. La situazione è sempre più irreale e dolorosa. Quante Americhe ci sono?